L’unità d’Italia ha alcune tappe ben conosciute, come le guerre di indipendenza e la spedizione di Garibaldi, con sbarco in Sicilia. Subito dopo le esperienze belliche, si cominciò a comprendere quanto fosse difficile concretizzarla. Fatta l’Italia - si diceva - occorre fare gli Italiani.
Uno degli elementi chiave per rendere concreta l’unificazione nazionale fu il treno. Grazie alla costruzione dei binari, si collegarono i vari territori, che venivano dagli Stati pre-unitari e molti simboli dell’Italia in formazione furono legati al treno.
Tra le ferrovie post-unitarie, una delle più importanti fu la Bologna-Pistoia via Porretta, chiamata «Porrettana», che - valicando l’Appennino con difficile tracciato - allacciava la rete padana con quella toscana e, grazie alla sua attivazione, con l’ultimo tratto, quello più difficile, fra Pracchia e Pistoia, dal novembre 1864 fu possibile andare da Torino/Milano a Firenze senza interruzioni.
Due anni dopo, l’inaugurazione della Firenze-Roma via Perugia-Foligno consentì di raggiungere in treno anche Roma e Napoli.
Ripercorreremo tutte le tappe e le vicissitudini della Transappenninica nel quadro della storia italiana grazie al Prof. Stefano Maggi, Docente di Storia Contemporanea all'Università degli Studi di Siena, che verrà a trovarci a Palazzo Achilli (Piazzetta Achilli, Gavinana - PT) sabato 21 dicembre 2024.
Sarà l'occasione per parlare della ferrovia che è stata un simbolo dell'Italia, della sua importanza per l'unione del Nord con il Centro-Sud e delle prospettive future: un nuovo ruolo per connettere aree interne, a beneficio della popolazione, e per valorizzare i territori della montagna a livello turistico.
Vi aspettiamo, l'appuntamento è alle ore 15.30!
Ingresso libero
L’incontro è a cura del GFP – Gruppo Fermodellistico Pistoiese “La Porrettana” e fa parte del calendario organizzato nell’ambito della mostra “Strade ferrate. Dal treno a vapore al fischio della F.A.P.”.
Per info:
Associazione Ecomuseo della Montagna Pistoiese
» N. Verde 800 974102 – Palazzo Achilli 0573 638025
» ecomuseopt@gmail.com